English Translation Norsk Oversettelse Svensk Översättning Suomenkielinen Käännös Português Tradução Traducción en Español Traduction Française Nederlandse Vertaling Deutsch Übersetzung Dansk Oversættelse Český Překlad Slovenské Preklady Polskie Tłumaczenie Lietuvių Vertimas Latviešu Translation Український Переклад Русский Перевод Slovenski Prevod Hrvatski Prijevod Српски Превод Română Traducere Български Превод Ελληνική Μετάφραση תרגום לעברית تترجم إلى العربية हिंदी में अनुवाद 에서 번역 한국어 Dịch tiếng Việt, Terjemahan di Indonesia Isinalin sa Tagalog 翻译成中国 日本語の翻訳
Logo Google
Powered By Blogger Licenza Creative Commons  
Logo Wikipedia

I titoli d’o comandante


Come ben noto (vedasi il suo ormai mitico curriculum vitae transformer) ’o comandante Rosario Marcianò, auto-proclamatosi Sommo Guru della Sacra Setta delle Scie Chimiche, sedicente esperto d’o compiutér, sedicente ex-insegnate di chimica nonché sedicente esperto in tante, tantissime altre specializzazioni rigorosamente basate sull’ignoranza più totale nel campo, era da tempo alla disperata ricerca di un riconoscimento ufficiale, tanto da essersi anche auto-attribuita un’inesistente laurea in Architettura.

Ebbene, oggi, 23 Dicembre 2008, è stato finalmente accontentato, letteralmente stracciando i suoi avversari diretti, tre pesi massimi del complottismo demenziale come Giulietto Chiesa, Maurizio Blondet e Massimo Mazzucco: quasi 5˙000 persone lo hanno eletto Perlone dell’anno per il 2008.


Premio Perlone 2008
Premio stra-meritato, non c’è che dire, vista l’assiduità e la poliedricità di bufale, sia scopiazzate da altri sia inventate personalmente, sostenute dal nostro negli scorsi mesi: dal taroccamento di articoli di giornale a quello di traduzioni, dallo spacciare per luminare di climatologia un semplice omonimo al consigliare alla gente di farsi i risciaqui con l’acqua ossigenata, dalla lettura completamente sballata di analisi chimiche alla falsificazione di filmati vari, fino ad arrivare all’apoteosi con una vera propria truffa, la colletta per ’o telemetro.

Sono particolarmente fiero di ciò perché dimostra che, quando un anno fa io aprii questo blog, avevo visto giusto riguardo l’idiozia complottista che avrebbe maggiormente avuto successo, attirando su di sé la maggiore attenzione (e i maggiori, meritati, sberleffi) nell’immediato futuro.

Fonti attendibili accreditano che Straker sia stato informato dell’assegnazione della prestigiosa onorificenza mentre si trovava nei pressi di Canossa, località già nota per un’analoga, anche se meno clamorosa, umiliazione: la reazione d’o comandante non si è fatta attendere, composta e pacata come ci ha da tempo abituati.

Mi accodo quindi a Thomas Morton nel dedicare a Rosario questa pregevole pietra miliare della musica leggera italiana:


Il tutto, dedica compresa, senza dimenticare il suo complice di taroccamenti, il fratello Antonio, che resta molto più defilato ma è probabilmente vera anima ispiratrice del demenziale duo truffaldino: Zret ha le sue buone ragioni per non esporsi troppo, visto che i due fratelloni imbroglioni hanno appena dimostrato di essere delle frane anche come truffatori e se Antonio perdesse il suo stipendio da professore liceale, molto probabilmente finirebbero entrambi a vivere sotto qualche ponte, ché Straker un reddito suo non lo ha (o per lo meno non lo dichiara).
Intendiamoci, io non auguro il licenziamento di nessuno, ’o professore incluso, ma mi sembra come minimo plausibile che i genitori dei suoi studenti non sarebbero molto entusiasti di sapere che un docente, invece di insegnare agli studenti le materie dovute, cerca di rimbambirli a forza di demenziali bubbole su UFO e su mega-iper-super complottoni globali e totali da paranoici rimbecilliti all’ultimo stadio. E che lo faccia non c’è praticamente dubbio, visto che nel “libro” che ha accrocchiato a quattro mani insieme a Rosario («Scie chimiche: la verità nascosta») consiglia[1] di farlo anche ai suoi colleghi insegnanti di Lettere.

Ho scritto libro tra virgolette, e accrocchiato, non per sfottere ma perché è davvero più un accrocchio di roba sparsa che un vero libro, come da prefazione: in pratica si dovrebbero sborsare dai 23,41 euro (edizione in b/n) ai 40,21 euro (edizione a colori) per ritrovarsi con la versione stampata di una raccolta di vecchi “articoli” postati sui loro blog (quindi boiate più o meno grosse già sbugiardate da mesi se non anni), che per quel prezzo non si sono neanche dati la pena di riorganizzare per lo meno in forma di un libro organico (stavo per scrivere libro decente, ma poi mi sono accorto dell’implicito ossimoro, considerati gli argomenti trattati).

Concludo rinnovando ulteriormente i miei complimenti per cotanta schiacciante vittoria d’o comandante, che la classe, si sa, non è acqua, e tra Rosario e Antonio di classe ne hanno da vendere: come riescono a fare figure da Perloni loro, nessuno al mondo (esclusi naturalmente i poveri zerbini che si bevono d’un fiato le loro immense perlate).

                                                                          
  1. È possibile visualizzare l’anteprima del “libro” dei Marcianò Bros qui: il suggerimento in questione è nell’ultima pagina disponibile, pag. 201, quindi se si vuole controllare bisogna andare direttamente in fondo all’anteprima, usando la barra laterale, prima di visualizzare troppe pagine (essendo un’anteprima le pagine che possono venir mostrate sono limitate in numero). In alternativa, ecco uno screen-shot della pagina in questione.


Le baggianate d’o comandante


Una nuova sparata di Straker ci allieta la giornata: penserete che io ne gioisca, ma in realtà comincio a preoccuparmi seriamente, perché ormai il nostro eroe è in piena crisi allucinatoria, sia auditiva che visiva, quindi roba da psicosi acuta, e sinceramente mi spiacerebbe vederlo finire in una camera imbottita.
Oddio, sarebbe in buona compagnia, visto che lo stesso discorso si può fare per gli adoranti adepti della Sacra Setta delle Scie Chimiche che lo incensano nei commenti del suo nuovo, sconvolgente filmato, questo:




Dopo che ve lo siete goduto, potete leggere qui le mirabolanti affermazioni, deduzioni ed intuizioni d’o comandante, che riporto:

All'improvviso un caccia sorvola la città di Sanremo, compiendo alcune evoluzioni per tentare di intercettare un oggetto volante non identificato. Nel video realizzato, si nota anche un lampo da sotto il velivolo (missile? chaff? collisione con un oggetto non identificato?). Si ode anche un fragore un istante dopo. Alla fine, dopo che l'U.F.O., visibile più volte nel filmato, mentre compie rapide manovre, sfugge all'intercettazione, il velivolo militare si dirige verso est per scomparire oltre l'inquadratura.

Insomma, questa volta siamo davvero al limite della neurodeliri:
  • non solo Rosario interpreta un semplice riflesso di luce sull'aereo come il lancio di un missile o chaff o collisione con chissà che;
  • non solo sente “fragori” (o «bang» come ’o comandante scrive in sovrimpressione nel video) inesistenti subito dopo il lampo;
  • ma riesce persino a vedere misteriosi UFO in dei semplici volatili.

Riguardo al lampo di luce e al presunto missile (o, come detto, chissà che, basta che sia roba inquietante per far contenti i fissati col mistero a tutti i costi), specifico che nel video si vede benissimo che l'aereo ripreso non ha nulla attaccato sotto le ali, men che meno missili: si tratta infatti non di un caccia bensì un Aermacchi M-346, aereo d'addestramento, e pure prototipo (ringrazio ShadowRider per l'identificazione precisa del modello).
Inoltre di bagliori simili dovuti alla riflessione del sole sulle varie parti dell'aereo (ali, fusoliera, coda) è stracolma la ripresa, come si nota ad esempio in questo fotogramma:



E che quelle macchie che sfrecciano nel video siano normalissimi appartenenti all'avifauna locale è evidente guardando con attenzione il filmato (più o meno a due minuti dall'inizio), ma anche mettendo in fila i fotogrammi che li riprendono, ché si vede chiaramente lo sbattere di ali del volatile più a sinistra (cliccare sull'immagine per ingrandirla):


Gabbiani su Sanremo spacciati per UFO

Ma Straker ha preferito, come suo solito, prendere apposta un minuscolo particolare dove non si riconosce nulla e ingrandirlo, nonché pasticciarlo con filtri e quant'altro per renderlo ancora meno intelligibile:



Se in questa sua ultima spacconata il Marcianò è serio, mi sa che ce lo siamo definitivamente giocato: a forza di passare i giorni e le notti a guardare per aria e/o a riguardare i suoi filmini fotogramma per fotogramma alla ricerca della più piccola macchiolina indistinta da spacciare per UFO, nonché a girovagare sul web in caccia di bufalone sulle «scie chimiche» da scopiazzare, pare proprio che il povero Straker abbia perso pure l'ultimo barlume di lucidità che gli era rimasto e si sia ormai completamente dissociato dal mondo reale.

Che poi, se ogni tanto Rosario uscisse di casa e si guardasse un attimo in giro, invece di starci sempre rintanato dentro col naso all'insù sul terrazzo o appiccicato al monitor nella sua cameretta, magari si sarebbe anche accorto che in quel di Sanremo e Varazze si sta svolgendo proprio in questi giorni l'Air Show 2008 (ringrazio nonnob per la tempestiva segnalazione):


Programma dell'Air Show 2008 a Sanremo e Varazze dal 18 al 22 Settembre

Niente niente, che ’o comandante tirerà fuori la teoria che l’Air Show sia stato organizzato apposta da quei farabutti del NWO perché già sapevano con mesi di anticipo che oggi avrebbero dovuto cercare di abbattere dei Rettiliani che cercavano di intrufolarsi sulla Terra in veste di gabbiani?

E, ça va sans dire, non sono certo messi meglio di lui quelli che sia su YouTube sia su TankerEnemy lo stanno osannando come se avesse davvero ripreso un evento eccezionale e misteriosissimo.
Magari credono pure di fargli un favore con la loro dimostrazione di piaggeria, ma così non è, proprio no. Infatti Rosario in questi casi comincia a fare la ruota come un tacchino e si monta pericolosamente (per lui) la testa (il grassetto è mio):

Ciao. Stiamo cercando delle vie per fare trasmettere il filmato in qualche TV nazionale. Se non avremo risposte in tempi umani, non vi saranno problemi nel farti visionare il filmato originale. Lasciaci qualche giorno.

By Blogger Straker, at 18 settembre, 2008 23:21

Poi va a finire che rimane deluso perché le persone cui si rivolge per rifilare i suoi fantastici (o per meglio dire fantasiosi) scoop gli rispondono con una sonora risata. Dopo di che inizia, sai che novità, a dannarsi l'anima e a strapparsi le vesti gridando alla censura.

A proposito, se sentite un “fragore” lontano, non preoccupatevi, non è un M-346 come quello del filmato che va a caccia di Rettiliani metamorfizzati in gabbiani, sparando missili che manco ha, né può avere neanche volendo (vedere questo commento di ShadowRider al presente post, che naturalmente ringrazio per la precisazione): sono le «TV nazionali» che stanno rispondendo all'offerta di Straker, a suon di sonori pernacchioni...


Aggiornamento

I Marcianò Bros si sono sentiti in dovere di fare un aggiornamento.
Vediamolo:

Come al solito, siamo costretti a perdere tempo dietro alle balzane speculazioni dei soliti disinformatori, i quali affermano che le sequenze mostrate non sono state eseguite a Sanremo, bensì a Varazze (città distante da qui oltre 150 km), durante una manifestazione aerea e spacciate per un sorvolo sul centro abitato della "città dei fiori". E' una dimostrazione che, ancora una volta, i parassiti del sistema operano al solo scopo di screditare noi per coprire le malefatte di altri. Mostriamo dunque alcune immagini "di riferimento" a certificare che il video si riferisce veramente ad immagini girate a Sanremo. Ribadiamo che Sanremo non è sede di un poligono miltare [sic] e che il sorvolo a bassa quota per opera di velivoli, impegnati peraltro in manovre acrobatiche, è vietato sui centri abitati.

Ora, visto che i due, in modo molto sportivo ed intellettualmente onesto, non accettano, né sui loro blog né su YouTube, alcun commento di critica che possa contraddirli, vi chiederete dove i “soliti disinformatori” avrebbero fatto le loro “balzane speculazioni”: è presto detto, si tratta di commenti contenuti in questa pagina ne Il Disinformatico (appartenente ai commenti di questo post) e in questo post ne I Deliri di Hanmar.
Il fatto è che, come si può facilmente verificare consultando i link forniti, nessuno si è mai minimamente sognato di sostenere che l'ennesimo video farlocco d’o comandate sia stato girato a Varazze anziché a Sanremo: al massimo si è ipotizzato che le prove di Sanremo, indicate nel programma per il 19 Settembre, fossero state anticipate al giorno prima, per una qualsiasi ragione (ad esempio perché per il 19 era previsto maltempo su Sanremo, maltempo che infatti si è verificato).
L'altro appunto che è stato fatto è che dal video non è affatto evidente che l'aereo stesse volando sul centro abitato, checché ne dicano Straker e Zret, e poteva tranquillamente volare ad esempio sopra il mare prospiciente Sanremo.

Proprio dura la vita di Rosario, costretto a sprecare il suo preziosissimo tempo da nullafacente cronico, non solo per rispondere a “balzane speculazioni”, ma addirittura per inventarsele di sana pianta, ’ste speculazioni.

Sarà per risparmiare tempo, che ha approfittato dell'aggiornamento del suo post per fare un bel repulisti dei commenti scomodi che si era lasciato sfuggire: tra questi il commento che avevo citato più sopra (quello sui suoi tentativi di proporre il suo filmato alle «TV nazionali»).
Però vedete, conoscendo ormai bene i due Marcianò (quelli che giurano e spergiurano di non aver nulla da nascondere e di essere letteralmente cristallini nelle loro azioni), quando cito messaggi che possono modificare o cancellare a piacimento, solitamente mi premuro di farne copia, proprio nel caso che i commenti in questione “magicamente” scompaiano.
Come è appunto successo agli ultimi due mostrati in questo screen-shot:


Commenti fatti sparire dal Post sul presunto UFO intercettato


E già che c'era, sempre per non sprecare tempo suppongo, ha cancellato anche un suo commento in cui affermava che i presunti UFO li aveva già chiaramente notati mentre effettuava le riprese, facendoci così capire che Fozzillo ci aveva azzeccato in pieno quando scriveva:

Blogger Fozzillo ha detto...

Questa è una dimostrazione di malafede, e glissare sulla domanda è una ammissione:
chi tace acconsente.

Straker, dice nei commenti, di aver notato gli ovni già mentre eseguiva la ripresa, perché non ha nemmeno cercato di riprendere quelli?

Come cavolo è possibile che vedo un UFO e continuo a riprendere un ben più banale aereo?

nemmeno a fine ripresa ha cercato di ritrovare gli ovni, era interessato solo all'aereo.

PERCHE' SAPEVA BENISSIMO CHE SI TRATTA DI UCCELLI MA RIPRESI A QUEL MODO DIVENTANO UFO.


20 settembre 2008 12.38


Appunto finale, giusto per precisione e per far notare per l'ennesima volta che ’o comandate e ’o professore in ogni occasione scrivono la prima cosa che passa loro per la testa senza mai andare a controllare niente di niente, neanche le cose più banali che richiederebbero una ricerca di mezzo minuto: Varazze e Sanremo non distano «oltre 150 km» bensì 88 chilometri in linea d'aria, e 111 su strada (se non ci credete, consultate Google Maps e Google Earth come ho fatto io, bastano trenta secondi). E vediamo se con la loro solita onestà e trasparenza ora corrono a modificare anche questo errore di nascosto senza specificare che si erano sbagliati, così aggiungo un altro bello screen-shot...


La Sacra Setta delle Scie Chimiche


Qui mi sono imbattuto in un interessante ed esaustivo elenco delle strategie più usate dai ciarlatani in generale e da quelli che bazzicano il web in particolare.
Ho pensato di riproporlo con qualche modifica per adattarlo a ciò che accade in forum e blog (l'originale si riferiva nello specifico all'ambiente dei newsgroup), in quanto veramente illuminante, anche perché quella che ho linkato è la versione italiana di una lista di fuffosità varia redatta inizialmente da un gruppo statunitense, a dimostrazione del fatto che tutto il mondo è paese: le regole che seguono, vi ricordano il comportamento di qualcuno, per purissimo caso?

Per essere un Fuffaro come si deve, è necessario seguire le seguenti norme:

1.

Preferite sempre la chiave di lettura cospirazionista rispetto alla chiave di lettura noiosamente banale: le spiegazioni naturali, come ad esempio che a Roswell sia caduto un pallone-sonda, sono per i sempliciotti e per le spie del governo. Se volete andare a letto con quella topina newage tutta curve non ditele che l’astrologia è una cretinata (anche i non-fuffari possono trarre temporaneo beneficio da questo consiglio).

2.

Mai cercare la più semplice ed ovvia causa di qualcosa ed in particolare evitate come la peste di menzionare il Rasoio di Occam: è la vostra nemesi!

3.

Dovete essere convinti che la parola «anomalia» significhi «conferma indubitabile» di attività paranormale, o analogamente «dimostrazione inoppugnabile» di presenza aliena, o ancora «prova incontestabile» di misterioso e malvagissimo complotto a livello come minimo mondiale se non intergalattico.
Quindi usate la parola «anomalia» più spesso che potete: eventualmente arricchitela da aggettivi come «inspiegabile», «inquietante», o, se siete in full attack mode, «evidente», «lampante», ed altro che implichi gravi difetti psicofisici in chi osasse trovarla qualcosa di normale.

4.

Definite tutto quello che è comunemente accettato, e contro cui vi battete, usando l’aggettivo «ufficiale» in senso dispregiativo, come se si trattasse di un’imposizione proveniente da qualche autorità di cui bisogna diffidare e non di cose che chiunque, solo volendolo, può verificare.
Riempitevi la bocca di frasi che iniziano con «secondo la versione “ufficiale”», «secondo la ricostruzione “ufficiale”», «secondo la scienza “ufficiale”», «secondo la medicina “ufficiale”», «secondo la storia “ufficiale”», «secondo la geografia “ufficiale”», «secondo la matematica “ufficiale”», «secondo l’educazione fisica “ufficiale”», «secondo l’intervallo di ricreazione “ufficiale”», «secondo la pausa pranzo “ufficiale”» e così via.
Ricordate e fate ricordare che tutto quello che si legge sui libri di scuola, su qualsiasi argomento, quando non è palesemente falso, è tragicamente obsoleto e che tutto ciò che viene trasmesso dagli organi di informazione è addomesticato e regolato dalla cricca di potenterrimi massoni / templari / gesuiti / bonesmen / banchieri / bilderberghiani / sionisti / case farmaceutiche / militari / rettiliani / SPECTRE / chi-più-ne-ha-più-ne-metta che governano il mondo dietro le quinte, abilmente celati a tutti tranne che a voi, inarrivabili genii e disvelatori di trame oscure, che più i complotti son segreti, più facilmente li scoprite grazie al vostro infallibile fiuto di segugi.

5.

Non accettate mai le affermazioni della scienza “ufficiale”, a meno che si tratti di cose in cui credete da anni, come per esempio la gravità o la sferoidalità della Terra o ancora che il Sole irradia calore.
Tenete però conto del fatto che i migliori fuffari, i veri fuoriclasse, riescono a mettere in dubbio anche queste cose, prendendo in seria considerazione ipotesi del tipo «la gravità non esiste, se stiamo attaccati al suolo è solo perché la Terra ruota», o del tipo «è possibile e financo plausibile che la Terra sia cava e noi ne abitiamo la superficie interna», o anche del tipo «il sole è freddo e l'aria si scalda solo per la sua densità»: il tutto in base a (s)ragionamenti quali «dato che la scienza “ufficiale” non spiega tutto, è come se non spiegasse niente, e tutti, ma proprio tutti, i suoi risultati sono in realtà come minimo opinabili, anzi certamente falsi».

6.

Alzate parecchio il gomito mentre scrivete, vi renderà molto più creativi e tutto, ma proprio tutto, avrà più senso per voi.

7.

Non vergognatevi di proporre le teorie più assurde e bislacche: giustificatele usando il punto di partenza imprescindibile degli sragionamenti del Vero Fuffaro, e cioè l’affermazione «Tutto è possibile». Usando questa formula magica potrete far passare agli occhi degli ingenui qualsiasi scemenza come qualcosa di serio su cui riflettere: sarà poi un gioco da ragazzi, partendo da essa, passare da «possibile» a «probabile», da «probabile» a «praticamente certo» e da «praticamente certo» a «provato al di là di ogni dubbio».

8.

Quando vi fanno notare la palese idiozia delle vostre tesi, così palese da non dover neanche essere spiegata, accusate l’interlocutore di avere la mente chiusa e ottenebrata dalla propaganda “ufficiale”, mentre la vostra è aperta, pura e flessibile come quella di un neonato. Gli altri fuffari adorano il concetto di «mente aperta» e vi accoglieranno nel loro sancta sanctorum senz’altro indugio: come voi, non tollerano quei tipacci cattivi d’animo che chiedono sempre le prove di qualsiasi cosa. Ed esattamente come voi non solo ritengono di avere la mente aperte come quella di un neonato, ma ne hanno anche lo stesso spirito critico e le stesse conoscenze.

9.

Ridefinite le parole «scettico» e «scetticismo» per far figurare che il vero scettico sia chi accetta come possibili le vostre ridicole fantasie senza discuterle.

10.

Fate presente che sarebbe arrogante e presuntuoso pensare che le cose che sostenete possano essere tutte false: qualcuna vera ci deve essere... il che significa che avete ragione... e quindi sono tutte vere, quod erat demonstrandum.

11.

Quando state discutendo, la tecnica migliore per “provare” la vostra ipotesi è quella di iniziare con una supposizione, e, quando si arriva a metà messaggio, riferirsi alla supposizione non ancora verificata come se fosse un fatto assodato: questo causerà abbastanza confusione iniziale da concedervi un momentaneo trionfo.

12.

Ribadite spesso che in un regime democratico come il nostro ognuno è libero di dire ciò che vuole e tutte le opinioni hanno pari valore, la vostra come quella di chiunque altro: perciò se sostenete che la Terra sia a forma di ciambella, avete ragione tanto quanto chi sostiene sia sferoidale. Quando immancabilmente vi spiegheranno che le opinioni sono un conto, e sono rispettabili in quanto soggettive, mentre affermazioni come le vostre vorrebbero essere oggettive e quindi andrebbero supportate da prove e da fatti, non solo da simpatie, fate orecchie da mercante.

13.

Se voi fate affermazioni come «tutti sanno che...», «è acclarato che...», «è risaputo che...» quella è da considerarsi una prova inoppugnabile, mentre se qualcun altro scrive «in realtà è stato mostrato che...» riportandone la dimostrazione, quella è solo una mera opinione.

14.

Il ragionamento per assurdo è un’arma molto potente, quindi fermatevi nei vostri ragionamenti quando avete raggiunto il vostro obiettivo, instillare il dubbio, e non portateli mai alle loro logiche conseguenze finali: è naturale infatti che partendo da sciocchezze si arrivi alla fine del ragionamento a conclusioni ancora più sciocche, che smaschererebbero in un attimo la stupidità delle tesi di partenza.

15.

Se qualcuno vi fa notare le irrazionalità cui porterebbero, logicamente, le vostre strambe teorie e ve ne domanda ragione, rispondete sdegnati che quelle assurdità sono solo apparenti: le spiegazioni ad esse possono conoscerle solo coloro che manovrano i fili nell’ombra e quindi va chiesto a loro. Insomma, trinceratevi dietro il più classico dei «io faccio solo domande, le risposte le devono dare gli organi “ufficiali”», quelli di cui, tanto, non vi fidate a priori e dei quali riterrete sempre insoddisfacente ogni spiegazione e risposta.

16.

Ribaltate completamente l’onere della prova: voi avete ragione a prescindere, senza bisogno che dobbiate presentare alcuna evidenza delle vostre affermazioni. Che siano gli altri a dimostrare che siete in torto, se ci riescono.
Per giustificarvi citate il criterio di falsificabilità di Popper, naturalmente anch’esso debitamente rovesciato per far sembrare che sia chi nega una teoria (e non chi la propone come in realtà dice il criterio, affinché sia ritenuta scientifica) che dovrebbe mostrare come falsificarla.

17.

Non accontentatevi di ribaltare l’onere della prova, pretendete che gli scettici vi portino dimostrazioni completamente impossibili da ottenere e del tutto irragionevoli. Ad esempio, parlando di «cerchi nel grano», come prova che essi non hanno nulla di misterioso e sono fattibilissimi da semplici appassionati armati solo di molto ingegno e pazienza, paletti, corde e assi di legno, non vi accontentate delle testimonianze, dei disegni preparatori che spiegano in dettaglio come operare, delle fotografie e financo di qualche video che riprende in azione i circle-maker: pretendete che vi mostrino le riprese che mostrano che tutti i cerchi nel grano sono opera di esseri umani.
In caso contrario avete ragione voi nel sostenere che quei disegni sono in realtà opera di alieni e/o di militari impegnati in inquietanti operazioni ultra-iper-top-secret.

18.

Rivoltate completamente anche i fondamenti attuali della giurisprudenza: coloro che accusate sono colpevoli fino a prova contraria e voi non dovete dimostrare assolutamente nulla delle vostre accuse. Bentornati nel Medioevo, la caccia alle streghe è aperta.

19.

Per (vostra) definizione, tutto ciò che è “ufficiale” è menzognero e serve ad ignobili scopi, quindi voi che lo combattete siete, sempre per (vostra) definizione, persone oneste e probe, dei coraggiosi e incorruttibili paladini della verità: in quanto tali tutto vi è concesso, compreso mentire, manipolare, falsificare, minacciare, insultare e quant’altro.
Quando vi faranno notare la vostra ipocrisia, dato che vi comportate come, se non peggio, i cattivoni-malvagi-e-mentitori che dite di voler ostacolare, uscitevene con il motto «il fine giustifica i mezzi» (probabilmente la più grossa fesseria che sia mai stata scritta, che fa il paio con «tutto è possibile»).

20.

Riferitevi a chiunque non si dichiari immediatamente e totalmente d’accordo con voi, come ad un mentecatto troppo stupido per capire le vostre meravigliose intuizioni, oppure come ad un “disinformatore venduto e servo del potere” al soldo di qualche maligna entità, pagato al solo scopo di mentire e depistare i ”nobili ricercatori della verità”, quali voi vi ritenete.

21.

Cambiate versione spesso e volentieri, a secondo di cosa vi fa più comodo al momento, dato che a voi, in quanto “Paladini della Verità” che combattono le “bieche menzogne ufficialiste”, tutto è concesso e quindi potete infischiarvene della coerenza.
Tipico esempio: se i documenti “ufficiali” vi sbugiardano dite che essi sono per definizione inaffidabili e di parte, quindi senz’altro menzogneri e quindi avete senza dubbio ragione voi che li contraddite; se invece appoggiano una parte di ciò che sostenete prendeteli come oro colato e scandalizzatevi di fronte all’impudenza di chi osa metterli in discussione.

22.

Da Veri Fuffari DOC vi è concesso superare abbondantemente il limite dell’ipocrisia e arrivare, se appena possibile, al puro bispensiero di orwelliana memoria: non limitatevi a cambiare continuamente versione a seconda di quanto sia per voi vantaggioso, negate decisamente di averla mai cambiata e affermate orgogliosi di aver sempre sostenuto una e una sola cosa.
In pratica, se, dopo qualche vostra arrampicata acrobatica sugli specchi con rigiramento di frittata annesso, qualcuno vi ricordasse le vostre precedenti posizioni, prima correte a cancellare i vostri post incriminati e poi accusate chi ha osato sfidarvi di essere un bieco mentitore che si inventa bugie al solo scopo di screditarvi (in puro stile «1984», appunto).
Questa tecnica risulta particolarmente utile quando avete scritto bestialità più gigantesche del solito, tali da far accorgere chiunque della vostra totale ignoranza anche nelle materie più elementari (robe tipo che 60•tg 30° farebbe 1800). Ho scritto quando e non se per il semplice motivo che per il Fuffaro di razza è imprescindibile fare certe figure barbine periodicamente, considerato che una delle sue caratteristiche essenziali è quella di avere le conoscenze e la preparazione di un lamellibranco non troppo sveglio, ma al contempo credersi un luminare in praticamente tutto lo scibile umano: logico che uno convinto di sapere tutto e di avere la Verità in tasca per una sorta di diritto divino, in vita sua non farà mai la fatica di studiare qualcosa e non imparerà mai niente.
Se poi, conoscendo voi e la vostra cristallina onestà intellettuale, quel qualcuno si premunisce facendo degli screenshot dei vostri voltafaccia e delle vostre idiozie e poi ve li sbatte in faccia, accusatelo di essere, oltre che un bugiardo, un falsario che ha manipolato l’immagine, come da Regola 56 del Credo.
Dopo di ciò, per concludere in bellezza e non farvi mancare nulla, accusate di “bispensiero” e di attuare una “riscrittura orwelliana della storia” gli altri.

23.

Due parole: «cambiate paradigma».
Cercate di rispondere al minor numero possibile di domande dirette e di confondere le acque a tutti i costi, usando scenari ipotetici («supponiamo che») per cambiare argomento in continuazione.
Infatti, se vi fermate troppo a lungo su un singolo argomento, rischiate che vi chiedano qualcosa di irritante, come le odiatissime prove: non lasciate assolutamente che questo accada!
Consultate un creazionista, se vi serve una mano per far pratica di mutatio controversiae (Schopenhauer docet).

24.

Se vi mettono nell’angolo chiedendovi insistentemente le evidenze di qualcosa, ribattete che non si può escludere a priori che sia come dite voi, prove o non prove. Molti si allontaneranno scuotendo il capo sconsolati, e questo, naturalmente, significa che avete ragione voi: scrollare il capo lateralmente, dopo tutto, potrebbe essere la stessa cosa di un movimento verticale a mo’ di assenso... ricordate? Tutto può essere, quindi è!!!

25.

Se quello che avete scritto viene smentito da un vostro oppositore, contrattaccate;
se viene smentito da qualcuno che per il resto sostiene la vostra posizione, accettate graziosamente la correzione e lasciate cadere la cosa.
In entrambi i casi, dopo qualche giorno, ripetete tutto da capo ed esattamente come prima, fingendo che nulla sia successo.
Lo stesso naturalmente vale quando cambiate pulpito da cui concionare: nonostante da altre parti vi abbiano dimostrato in mille e un modo tutti i vostri errori, quando vi trovate davanti ad un pubblico nuovo, che non ha assistito alle vostre precedenti figure barbine, ripetete da capo tutte le vostre immaginifiche boiate, inalterate. Dopo tutto siete gli eredi diretti di quei ciarlatani e venditori di olio di serpente che vivevano allo spalle dei gonzi rifilando loro immani schifezze spacciate per miracolose panacee, costretti a cambiare piazza di frequente per non essere linciati da chi cascava nelle loro truffe: certe antiche tradizioni vanno rispettate, perbacco!

26.

Ripetete ossessivamente un concetto o una domanda usando sempre le stesse parole: una tale dimostrazione di logica stringente farà crollare le difese dei vostri avversari.
Ignorate domande ironiche, allusioni a film come «Rain Man», o termini più oscuri quali «Sbidiguda. Supercazzora brematurata? Come se fosse antani, con scappellamento a destra»: eventualmente ricordate a questi pagliacci che il comportamento autistico è tipico delle menti superiori (ripetetelo almeno 15-20 volte, così se non convincerete gli altri, convincerete almeno voi stessi).

27.

Nel caso siate in difficoltà, iniziate a porre domande retoriche senza niente a che vedere con il dibattito in corso: se il vostro interlocutore ignora le vostre domande sciocche, e si ostina a rimanere in argomento, ripetete le domande senza senso più e più volte. Questo farà sì che tutti i gonzi nel pubblico si convincano che il vostro avversario stia evadendo il punto.

28.

Una tecnica alternativa consiste nell’andarsene sbattendo la porta, con frasi del tipo «ho meglio da fare, IO, che discutere con voialtri [insulto a piacere], addio» o anche «non ho tempo da perdere, IO, con certi [insulto a piacere] come voi, addio» e variazioni sul tema.
Naturalmente la vostra è solo una finta (altrimenti che fuffari sareste?) e non appena vedrete l’occasione di ritornare con qualche battuta sprezzante, lo farete immantinente più agguerriti (e fuffari) di prima.
I fuffari fuoriclasse, cioè quelli meno cretini (non scrivo i fuffari più intelligenti per non usare un ossimoro) aspettano almeno un giorno prima di fare la loro trionfalistica rentrée, mentre ai fuffari standard di solito bastano pochi minuti: cercare di avere l’ultima parola a tutti i costi è più forte di loro.

29.

Date velatamente del bugiardo a chiunque vi si opponga, o tentate qualche altra tattica che, sperabilmente, lo faccia arrabbiare: per esempio ignorate le sue spiegazioni, fraintendetele ripetutamente, fate finta di non capire o qualificate qualsiasi obiezione come insufficiente (esempio classico, esclamare: «tutto qui?»).
Se risponde a tono alle vostre estenuanti provocazioni, portate la discussione sulla sua collera, e accusatelo di insulti e accanimento persecutorio;
se invece rimane calmo e in argomento, insistete, anche passando dalle velate insinuazioni agli insulti diretti!!!
Tanto i Veri Credenti del pubblico perdoneranno i vostri peggiori attacchi verbali e ignoreranno i vostri più spericolati giochi di gambe, ma riterranno anche la sua più lieve replica come un attacco personale ingiustificato che mina alla base la sua posizione.

30.

Usate a piene mani la fallacia dello spaventapasseri, consistente nel travisare le affermazioni altrui e nel criticare quindi non le vere argomentazioni di chi vi contesta ma una loro versione storpiata e facilmente smontabile. Ad esempio potete rafforzate il vostro equivocare con citazioni parziali di quanto hanno scritto gli altri, fatte in modo da stravolgerne il senso, al limite eliminando eventuali «non»: rischioso ma di sicuro effetto.

31.

Quando tutto il resto fallisce, pur di non concedere il punto, tentate almeno il pareggio usando il jolly de «la verità sta nel mezzo».
Trattasi di sonora sciocchezza quando si parla di fatti oggettivi visto che, ad esempio, la Terra non può certo essere mezza tonda e mezza a forma di ciambella: quella che sta nel mezzo al massimo è la virtù, ma con gli sprovveduti senza speranza è una frase che funziona a meraviglia.

32.

Cercate di sembrare una persona che sa il fatto suo, preparata e competente su tutto.
Per dare questa impressione e per mettere in soggezione chi vi legge, usate frasi molto forbite nella forma, anche se assolutamente vuote nella sostanza, e modi di dire arcaici e desueti, incomprensibili ai più: non preoccupativi, neanche voi dovete in realtà capire le parole che usate, basta che prendiate un dizionario e ne cerchiate qualcuna da inserire qui e là nei vostri sproloqui. Chi si nutre di fuffa di solito ha la preparazione scolastica di un lamellibranco e l'impressionabilità di una pellicola, quindi si fa facilmente irretire da tali dimostrazioni di “cultura”, convinto com'è che se un tizio usa certi paroloni deve per forza sapere quello che dice ed avere ragione.
In special modo, infarcite a caso i vostri scritti di termini altisonanti e pseudoscientifici, ancorché privi di significato: disseminate liberamente i vostri discorsi di riferimenti all’«universo olografico», alla «cardinalità transfinita», ai «livelli vibrazionali» e ai «campi di risonanza gastrica» [1].
Usate la parola «quantistico» in una frase, anche se avete solo una vaga idea di cosa significhi: per un effetto ancora più impressionante, usatelo come aggettivo della vostra superstizione favorita, per esempio «rabdomanzia quantistica». Sentite come suona serio?
È anche molto utile memorizzare tutti i termini fanta-tecnologici di Star Trek, per quando vi serve in fretta una qualche spiegazione “scientifica”: potete parlare ad esempio di «smorzatori inerziali» o «gelatine bioneurali».

33.

Fingete di avere una laurea e/o che la abbiano le persone che vi danno ragione: l’importante è non farsi inchiodare sul tipo di laurea o sul dove e quando sia stata conseguita. Limitatevi a ripetere con forza che ne avete una, e quindi siete superiori, competenti, e non potete sottostare agli interrogatori e alle richieste di prove del primo che passa.

34.

Fate finta di aver scritto un libro: nulla dice «io sono al di là delle critiche» come aver scritto un libro. Se vi richiedono il numero ISBN del libro, inventate che tanto nessuno sa come verificarlo.

35.

Se vi fanno notare che né voi né coloro che citate possedete una seppur minima preparazione nel campo in cui volete imporre le vostre balzane tesi, osservate sagacemente che avere una specializzazione in un campo lontanissimo dall’argomento discusso dona una chiarezza di visione ineguagliabile: aver lavorato sulla fisiologia delle piante leguminose tropicali in India, per esempio, rende delle autorità sull’allettamento del grano in Inghilterra, e saper usare PhotoShop qualifica per interrogare i testimoni oculari di un avvistamento UFO.

36.

Per dare ad intendere che avere l’intero mondo che si oppone alle vostre idee dia ad esse un’autorevolezza e una dignità eccezionali, fate riferimento alla lunga serie di famosi autori di teorie che furono lungamente derise dalla scienza “ufficiale”, per poi essere accettate quando ne furono portate le prove: vi verrà in aiuto il fatto che i molto, ma molto, più numerosi cialtroni autori di teorie rivelatesi sballate non sono, logicamente, diventati famosi, perciò nessuno ve li rinfaccerà mai.
A tal proposito tirate in ballo Galileo, poiché era stato ostacolato in ogni modo, pur avendo pienamente ragione: attenzione però che dovete essere abili nell’esporre tale argomentazione, perché essa è sì calzante, ma all’incontrario, nel senso che vi dà torto marcio.
Infatti Galileo aveva in mano solide prove e fu osteggiato non da altri scienziati ma da Santo Uffizio e Inquisizione e solo per questioni riguardanti la religione e la lettura letterale della Bibbia: nel vostro caso, quelli che hanno in mano delle prove sono coloro che non accettano le vostre fanfaluche e siete voi che rifiutate tali prove appunto per la vostra cieca e incrollabile fede nell’esistenza del Mega-Complottone Globale e Totale di turno.

37.

Citate Einstein, citatelo spesso, e atteggiatevi come se una qualsiasi frase di Einstein sostenesse la vostra posizione.
Se possibile citate frasi che abbia detto davvero, magari modificando una parolina qua e una parolina là per far risaltare il fatto che, se solo Einstein avesse potuto sapere quello che sapete voi oggi, vi avrebbe sostenuto a spada tratta.
Comunque non è necessario usare delle sue vere frasi, che tanto lui è morto da un sacco di tempo per cui è accettabile se lo rinfrescate un pochino, portandolo al passo coi tempi, e comunque non può più difendersi dalle vostre false atribuzioni: figuratevi che quarant'anni dopo la sua morte lo hanno fatto persino parlare di api, inventandosi di sana pianta la frase a lui attribuita.

38.

Il vostro idolo indiscusso deve essere Tesla: scienziato e ingegnere indubbiamente geniale e poliedrico, prese anche parecchi granchi, specie nell’ultima parte della sua vita, passata in preda a disturbi mentali di tipo ossessivo-compulsivo. Sostenete che avendo egli visto giusto su molte cose, allora doveva aver avuto ragione su tutto, anche quando si mise a vaneggiare di raggi della morte e macchine per fotografare il pensiero: tutte invenzioni strabilianti che egli sicuramente portò a termine, e che furono requisite dall’FBI, per essere accuratamente tenute nascoste.

39.

Spiegate continuamente che è assodato che i vostri nemici, i militari e la cricca demo — pluto — giudaico — massonico — templare — bilderberg — rettiliana, sono in possesso di tecnologie e di cure mediche avanzatissime che tengono volutamente nascoste da decenni (vedasi ad esempio le invenzioni futuristiche di Tesla e i segreti rubati all’astronave aliena nascosta nell’Area 51).
Probabilmente avevano i forni a microonde fin dal 1915, e i calendari con Sabrina Ferilli fin dai primi anni Cinquanta: il fatto che oggi si possa realizzare un fotomontaggio pressoché perfetto in pochi minuti dimostra che Daguerre ha probabilmente imbrogliato.
Il perché i cattivoni dominatori del pianeta, se davvero avessero a disposizione armi e mezzi così eccezionali dovrebbero tenerle ben nascoste invece di usarle, è un’obiezione cui non spetta a voi rispondere (voi fate solo domande, ricordate?): al massimo richiamate la scena finale de «Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta», che per i “ricercatori della verità”, si sa, i film hollywoodiani contengono più verità di mille enciclopedie.

40.

La scienza progredisce e nel corso di mezzo millennio di storia sono state espresse un’enorme mole di congetture più svariate, moltissime a sproposito, dai più diversi scienziati: per esempio Einstein, un fisico, espresse stima per teorie geologiche poi rivelatesi sballate.
Vi basterà pertanto cercare fra tutte le ipotesi screditate del passato e quelle non provate del presente, per individuare qualcosa che appoggi le vostre idee favorite: un campo particolarmente fertile è offerto dalla meccanica quantistica, che tanto nessuno sa di preciso cosa sia (nessuno nella vostra platea d’elezione, s’intende).

41.

Se vi contestano teorie obsolete e screditate, date battaglia in nome della saggezza degli antichi;
se vi contestano teorie recentissime senza ancora lo straccetto di una prova a favore, ribattete con una violenta invettiva contro la scienza “ufficiale” ancorata al passato e a dogmi obsoleti e screditati.
E come sempre, fregatevene altamente della coerenza.

42.

Scovate quell’unico riferimento che supporta le vostre posizioni e se qualcuno ne trova altri che smentiscono il vostro, ribattete che questo significa che il tizio che ha l’ardire di contrastarvi non riesce a pensare con la propria testa e per questo è costretto ad appoggiarsi agli scritti altrui: come al solito, ignorate tutte le domande su con che coraggio riusciate a prendere una posizione così sfacciatamente ipocrita.

43.

Se vi forniscono link che sbugiardano le vostre sparate, scrollate le spalle sospirando che nessuna persona ragionevole si può fidare di quel che trova scritto su Internet.
Di contro, ogni volta che leggete qualcosa su Internet che soddisfi le vostre tesi e pregiudizi, riportatelo ovunque come se fosse un fatto accertato e non datevi mai la pena di fare la più elementare ricerca o verifica in proposito.

44.

Di fronte ad eventuali link a corsi di fisica, libri di testo, articoli scientifici e similari che vi vengano proposti, sottolineate come siano scritti in un gergo volutamente incomprensibile, per confondere chi li legge.
In casi veramente estremi, sostenete che non si apre il link e deviate il discorso sui problemi di rete e sui protocolli internet.

45.

Continuate a rammentare quell’unico scienziato “ufficiale” e “rispettabile” che potrebbe aver detto qualcosa che a sua volta potrebbe essere interpretato come fornente un indizio che forse, teoricamente, volendo, supporta la vostra tesi: ancora meglio (ma non indispensabile) se lo scienziato lo ha detto davvero.
Ignorate eventuali osservazioni sul fatto che la ricerca in questione è vecchia di cinquant’anni, che da allora è stata snaturata, che il suddetto scienziato non aveva esperienza in quel particolare settore, o che esperti di quel settore lo considerano un incompetente (e lo possono pure dimostrare): al contrario, riferitevi a lui come «il più famoso scienziato di tutti i tempi», oppure, meglio ancora, parlate di «innumerevoli scienziati», tutti rigorosamente inesistenti.

46.

Se proprio non riuscite a trovare manco un pezzettino di frase scritta da chicchessia e a voi favorevole, citate voi stessi, ma come se vi riferiste a qualcun altro: parlate di voi stessi in terza persona o usando un plurale maiestatis (è ammesso usare uno pseudonimo, del tipo «un noto scienzato che chiameremo X...») e fatevi vanto di ricevere congratulazioni inesistenti (del tipo «riceviamo una interessantissima e-mail da un cultore della materia...»).

47.

Ovunque siate, fate il possibile per far capire ai nuovi venuti le dimensioni e la gravità della Cospirazione che avvelena l’atmosfera nel web: non appena si intavola una discussione con qualcuno dei più “biechi cospiratori”, intromettevi e interloquite con battutine, risatine e non sequitur, in modo da presentarvi subito come una persona seria e civile. Alla minima incomprensione fra uno “sporco disinformatore” e un nuovo arrivato, siate pronti con un «Visto? Eh? Visto? ;-)» o similari.

48.

Ogni qualvolta compare all’orizzonte qualcuno che, non importa per quale motivo, attacca o critica uno dei “mefitici” individui che “cospirano” contro di voi e le vostre strabilianti scoperte che rivoluzioneranno il mondo, blanditelo, lodatelo, scambiateci battutine, strizzatine d’occhio e ammiccamenti. Ignorate il fatto che ciò vi fa sembrare una coppia di fidanzatini che fanno pucci-pucci, oppure il fatto, seppur evidentissimo, che il nuovo arrivato vuole solo fare caciara o sfogare un astio personale: la cosa importante è che finalmente avete un alleato, primo fido soldato dell’Invincibile Esercito della Verità che marcerà sotto le vostre bandiere.

49.

I cumparielli possono essere estremamente utili: se non riuscite a trovare abbastanza anime semplici disposte a credere alle vostre luminose quanto bislacche teorie, createvi numerosi nickname diversi ed inviate risposte ammirate ai vostri stessi messaggi. Naturalmente se avete la possibilità di fare commenti anonimi e quindi non dovete neppure prendervi il disturbo di creare false utenze, approfittatene a piene mani e crete dal nulla un vero e proprio esercito di vostri fan, appunto tutti, rigorosamente, anonimi.
Si sa che sostenere di aver ragione solo perché sono in molti a pensarla allo stesso modo è una nota fallacia logica, detta argomentum ad populum, molto ben stigmatizzata da Marcello Marchesi: «mangiate merda, milioni di mosche non possono sbagliare».
Ma voi fregatevene: dato che il vostro target sono i boccaloni irrecuperabili, potrete e dovrete far riferimento ai vostri “numerossissimi” sostenitori, e la massa dei suddetti boccaloni si allineerà, inciampando gli uni addosso agli altri nella foga di uscire dal gregge del «popolo bue» per entrare nel vostro, di gregge.

50.

Quando non potete creare utenze fantoccio per darvi ragione da soli, riferitevi con alterigia a plotoni di sostenitori che vi incoraggiano per e-mail, citandone ampi stralci: naturalmente rifiutatevi di fornire dati utili ad accertare l’effettiva esistenza di quelle missive, appellandovi a imprescindibili esigenze di privacy.
Lo stesso vale per presunte missive di minacce, sbandierate per far notare quanto diate fastidio ai “poteri forti”, anche queste rigorosamente senza uno straccio di riferimento che possa permettere di verificare la loro reale esistenza.

51.

Già che ci siete, create dei fake dei vostri avversari, e spammate con essi i vostri siti e la vostra propaganda, per creare confusione e per far credere che in realtà anche i vostri oppositori vi appoggiano. Magari condite il tutto con qualche bella falsa confessione sull’essere degli “agenti” infiltrati e pagati profumatamente per disinformare, firmata ovviamente con il nick dei vostri “nemici”.

52.

Aprite, sotto pseudonimo, un sito con l’elenco ragionato degli scettici che vi si oppongono, accusandoli delle peggiori nefandezze, prima tra tutte l’inossidabile essere degli occultatori che agiscono nell’ombra per nascondere la verità, manipolando le menti attraverso menzogne ammantate di scientificità. Fate frequentemente SPAM con questo indirizzo usando identità alternative e domandando a gran voce perché la polizia non faccia nulla in proposito.

53.

Fondate un vostro forum oppure blog o ancora news-group privato, con un manifesto studiato per tenere lontano chiunque non condivida la vostra “illuminata” immagine del mondo, quindi annunciate trionfanti la nascita di un’oasi di pace, democrazia, amore e rispetto reciproco.
Certo, le voci dissenzienti verranno insultate e gratuitamente diffamate senza pietà e senza che sia loro consentita la minima espressione delle proprie opinioni, men che meno di difenderle in modo ragionato, ma questo è il duro prezzo da pagare per difendere la libertà di pensiero e di parola; la vostra libertà di pensiero e di parola, beninteso, non certo quella altrui.
Unica accortezza da tenere presente: magari non sottolineate entrambe le facce del Fiero Mondo Nuovo nel medesimo post, che qualche scettico dalla mente obnubilata potrebbe tacciarvi di ipocrisia.

54.

Inviate crosspost su qualsiasi spazio pubblico troviate nel web, copincollando praticamente ovunque vi capiti il vostro sito personale, con almeno una decina di post al giorno: assicuratevi di dare ripetutamente fiato alle vostre idee complottiste su un sacco di forum e blog, anche se non collegati all’argomento e quindi palesemente in off topic.
La vostra parola d’ordine deve essere: SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! SPAM! Allagate il web!

55.

Quando i proprietari e i fruitori legittimi dei siti che avete preso di mira col vostro SPAM dissennato si stuferanno di vedere il loro spazio monopolizzato da voi e dai vostri ossessivi interventi, e, esasperati, vi inviteranno a darvi una calmata o andarvene fuori dalle scatole, cominciate a gridare alla “censura”.

56.

Se i vostri sporchi giochetti vengono portati alla luce, sostenete con veemenza che non vi sono prove che voi siate un ciarlatano, un fuffaro, uno spammer, un troll e un bugiardo: riferitevi alle prove in tal senso come interpretazioni, oppure becera disinformazione, o ancora dei falsi fabbricati ad arte.
Avvertite che state per sferrare il colpo finale contro questi cinici mentitori che vi infangano, scoprendo le vostre formidabili carte, che finora avete tenuto abilmente celate: dopo di che tali abietti figuri dovranno pagare amaramente la follia che li ha spinti a sfidarvi.

57.

Tenete sempre presente che La Cospirazione Contro Di Voi può fare praticamente ogni cosa: diamine, dopotutto, hanno tenuto nascosti i motori ad acqua per tutti questi anni!
Inoltre ricordate che questo universo è né più né meno che PERFETTO e ogni singolo accadimento ha per forza una ragione ben precisa ed imputabile solo e unicamente a qualche malvagia entità vostra nemica: imperfezioni, sbagli, sfortunate coincidenze e roba simile semplicemente non esistono, e qualsiasi cosa accada di indesiderato da voi, è senz'altro e senza ombra di dubbio una diabolica macchinazione dei soliti “biechi cospiratori” ai vostri danni.
Quindi, qualsiasi problema di comunicazioni, compresi problemi ai satelliti, linee telefoniche difettose, rumorini alla cornetta, messaggi spariti o comparsi in ritardo, segnali di occupato mentre tentate di connettervi al provider, radio rimaste accese durante la telefonata, mosche che ronzandovi attorno vi fanno perdere la concentrazione mentre stavate partorendo la soluzione finale a tutti i mali dell'Universo conosciuto (e pure di qualcuno sconosciuto) possono e anzi devono essere imputate alla Grande Cospirazione Universale, che sta cercando di soffocare la verità in generale e ostacolare voi, gli unici Eletti, gli unici Consapevoli, in particolare.
Naturalmente, se per caso siete così fortunati da non incontrare mai alcun problema o disfunzione, nulla vi vieta di inventarveli: anzi è caldamente consigliato farlo comunque.

58.

Datevi aria di importanza, rivelando di avere la certezza che il vostro telefono è sotto controllo e siete costantemente spiati da orde di agenti segreti: gli organizzatori del Grande Complotto sono potentissimi e controllano il mondo intero, ma evidentemente sono letteralmente terrorizzati da voi e da quello che scrivete.

59.

Quando non siete occupati ad atteggiarvi a vittima e povero martire, ricordatevi di informare ogni tanto i vostri oppositori che avete fornito tutte le informazioni raccolte su di loro alla locale Polizia, Polizia Postale, Servizi Segreti, Carabinieri, Bersaglieri, Corazzieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Guardia Forestale, Guardie a Cavallo e Guardie Svizzere o ad Amici Molto In Alto, accennando al fatto che questi si sono dimostrati moooooolto interessati a quello che avevate da dire. Non è che dobbiate veramente raccogliere informazioni o inviarle a chicchessia, ma questo terrà i vostri avversari sulle spine e li renderà paranoici.
Nei casi più ostinati, iniziate a fare velati riferimenti ai vostri parenti avvocati, al giorno in cui toglieste una spina dalla zampa di Toto Riina, o alle feste che vi fanno quando fate una capatina dai vostri carissimi amici a Forte Braschi: cercate di terrorizzarli dicendo che la Legge è alle loro porte e che la loro libertà durerà al massimo ancora pochi minuti.

60.

Nel caso la vostra posizione appaia senza speranze, con tutto il pubblico che sta sghignazzando alle vostre spalle, e abbiate perso qualsiasi credibilità, avviandovi ad entrare in lizza per il premio IgNobel, minacciate non solo i vostri oppositori ma tutti quelli a tiro con una bella querela: non dovete veramente sporgerla, che la legge non è tenera con le denunce infondate, solo fare una vuota minaccia. Questo convincerà gli spettatori che siete una persona con la quale non si scherza!

61.

Alternate i racconti in cui vi dipingete come vittime predestinate del sistema marcio e corrotto a causa della vostra autonomia di pensiero, appartenenti ad uno sparuto gruppo di eroi senza macchia e senza paura che soli lottano contro le preponderanti forze del male, a perentorie affermazioni in cui sostenete che oramai sono tantissimi quelli che non abboccano più alla Infida e Menzognera Versione Ufficiale.
Anzi, ribaltate completamente la faccenda, dicendo che ormai c’è rimasto soltanto il vostro interlocutore e al più due o tre altri irriducibili, che saranno presto costretti ad abiurare di fronte all’evidenza. Postate statistiche trionfali sulle percentuali di credibilità della vostra tesi, ma, nel caso, cercate se possibile di non eccedere il 100%: gli scettici infami non attendono altro.


Avremo modo, nei prossimi articoli, di esemplificare chiaramente come una gran quantità dei punti sopra esposti sono seguiti fedelmente dagli adepti della Sacra Setta delle Scie Chimiche: naturalmente a primeggiare in questi comportamenti sono gli autoproclamatisi guru della setta, i Marcianò Bros, Straker e Zret.

                                                                          
  1. Il termine specifico per tali sproloqui pseudo-scientifici è technobabble, letteralmente tecnobalbettio che però io preferisco tradurre in tecnobubbole o tecnocazzora.


I taroccamenti sciachimisti


Esaminiamo, per l’ennesima volta, come i Marcianò Bros, giocando con le parole e con le immagini, cerchino di far passare per misterioso ciò che misterioso non è, anzi è di una banalità sconcertante, non disdegnando per tale scopo l’abuso di “notizie” che, per loro stessa ammissione, sanno essere completamente sballate.

Nella fattispecie, in questo “articolo” dei fratelloni imbroglioni si vorrebbe far passare per l’immagine dell’interno di un “tanker chimico” quella che in realtà è la ripresa dell’interno di un Boeing durante i test di volo, cioè quei test che ogni singolo aeroplano deve passare prima di essere dichiarato adatto al volo.

Si inizia descrivendo l’aeroporto Pinal Airpark, nei pressi di Marana, Arizona, come un segretissimo impianto della CIA e della NSA dove gli aerei civili verrebbero riconvertiti in “tanker chimici”: parola di Tim White, Viet Nam Vet (USAF), Concerned Citizen.
Ma il signor Tim White, sedicente veterano della guerra del Vietnam, evidentemente è rimasto al tempo di quella guerra, visto che Marana era sì il quartier generale delle operazioni aeree della CIA, ma durante la guerra del Vietnam appunto, cioè più di trent’anni fa: non è certo un gran segreto, visto che viene riportato pure sulla Wikipedia in lingua inglese, qui.
Ora l’aeroporto è la base, come si legge nel link appena fornito, dalla Evergreen Aircraft Maintenance Facility e del Silverbell Army Heliport.

Che poi siamo sempre lì: perché diamine i cattivoni che dominano il mondo, quelli che riescono a mettere in piedi il più grande e complicato complotto mai concepito, che coinvolgerebbe milioni di persone tutte fedelissime e infallibili, dovrebbero poi essere contemporaneamente così beoti da fare le loro porcate sotto gli occhi di tutti?

In un più unico che raro impeto di generosità nei confronti del raziocinio, se lo chiedono pure gli ineffabili fratelli Marcianò, in quest’altro post di “approfondimento”:

Approfondendo la ricerca, ci siamo imbattuti nelle nitide immagini satellitari della Pinal Airpark-Marana base (Arizona), mostrate da Google Earth. Strano è che proprio quel sito non sia a bassa risoluzione o addirittura completamente offuscato come sempre si verifica, allorquando si ricercano altre aree militari destinate a rimanere top secret.

Già, che strano, vero? Senza contare le centinaia di fotografie a riguardo che si trovano su airliners.net.
Sarà che quella non è un’area militare destinata a rimanere segreta? Troppo facile? Troppo poco intrigante?

Subito pentitisi dell’inaspettata concessione fornita al buon senso, i due cercano di propinare una risposta che definirei geniale nella sua idiozia:

Se vuoi nascondere un oggetto, mettilo bene in vista.

Capito voialtri imbecilloni che quando volete nascondere qualcosa lo chiudete bene a chiave da qualche parte? In mezzo alla stanza dovete lasciarlo, sotto gli occhi e a disposizione di tutti, altro che storie.

Non basta, l’acume d’o comandante e d’o professore va ben oltre:

In effetti, ci viene fatto notare, sempre dai soliti noti, evidentemente molto interessati a smentire sempre e comunque, che quella base è semplicemente un cimitero di aerei dismessi. Non siamo assolutamente d’accordo. Ciò è quanto si vuole forse che si creda e da qui il motivo per cui non si ci si è adoperati per nascondere quel sito! Spesso l’apparenza inganna: infatti sia le foto satellitari di Google Earth sia alcune fotografie liberamente pubblicate dal sito Airlines.net, mostrano molti aerei ben conservati ed... "impacchettati" con cura (tra questi anche le aerocisterne KC-10), per evitare che si danneggino sotto al sole ed alle intemperie. Un cimitero per aerei, quindi?

Ma non solo! Si nota una certa attività intorno ad alcuni velivoli, che sembrano venire sottoposti ad un completo restyling nonché sostituzione di pezzi quali motori, carrelli etc. (è presente una vasta porzione dell’area ove sono ordinatamente disposti centinaia di componenti meccanici), attraverso, per esempio, la riverniciatura degli stessi (di colore bianco) e la cancellazione dei loghi di compagnia originari.

Esatto, spesso l’apparenza inganna: infatti a guardarli in fotografia Rosario e Antonio sembrano esseri umani normodotati, ma appena scrivono di queste fesserie ecco che l’illusione si spezza.
Perché, perché sono così masochisti che non si informano mai un minimo prima di lasciarsi andare a certe esternazioni da “so-tutto-io-e-a-me-non-la-si-fa”, che in realtà rivelano un’ignoranza abissale da parte loro?

Forse credono che un «cimitero di aeroplani» sia come un cimitero per esseri umani, con un paio di becchini che seppelliscono gli aerei “defunti”. Invece no, trattasi solo di un modo di dire per indicare un luogo dove si raccolgono gli aerei non più in uso effettivo, però non necessariamente per rottamarli: di questi aircraft boneyard negli USA ne esistono parecchi, anche privati, come si può vedere per esempio qui.
Chissà come mai, tra tutti quelli esistenti, i fissati delle “scie chimiche” si sono incaponiti proprio col Pinal Airpark: misteri della fede sciachimista.

Certo, alcuni dei velivoli ivi destinati saranno dei ferrivecchi irrecuperabili e in tal caso li si smonta per recuperare il possibile e smaltire il resto: da qui la sostituzione dei pezzi e la «vasta porzione dell’area ove sono ordinatamente disposti centinaia di componenti meccanici».

Di contro molti aerei, ancora in grado di svolgere un servizio attivo seppure datati, vengono solo stoccati per mantenerli in buono stato nel caso che vengano richiamati in servizio: da qui la scelta, per questi «cimiteri di aeroplani», di posti idonei allo scopo, cioè luoghi con poca umidità per evitare la corrosione; da qui il cosiddetto (da Rosario) “impacchettamento”, che in realtà è proprio una verniciatura protettiva, la «riverniciatura degli stessi (di colore bianco)», per dirla di nuovo con Straker.

Eggià, dato che gli aeroplani non sono frullatori, che quando si rompono costa meno comprarne uno nuovo che riparare il vecchio e che soprattutto si trovano in vendita a mucchi nel negozio dietro l’angolo: gli aerei di linea costano fino a decine di milioni di euro e bisogna prenotarli con anni di anticipo per acquistarne di nuovi, essendo costruiti su ordinazione.
È quindi del tutto logico che le compagnie aeree, quando decidono di non mantenere in servizio attivo un velivolo ancora utilizzabile, non lo buttino via: o lo vendono oppure lo tengono di riserva, nel caso che uno degli aerei ancora in servizio effettivo abbia guasti consistenti e non sia fruibile per lunghi periodi di tempo.

E non è che le compagnie aeree siano mosche bianche nel comportarsi così: quella illustrata è una sana abitudine di tutte le aziende che utilizzano macchinari molto costosi e difficili da reperire in quattro e quattr’otto, tanto che in economia esiste un termine apposito per indicarla, cioè mothballing, letteralmente «mettere in naftalina». Infatti, con una rapida ricerca in Internet, si trovano facilmente ditte specializzate nel mothballing di aerei, come per esempio questa, tanto per dire quanto quella descritta sia una pratica così astrusa.

Ma andiamo avanti, che ’o comandante e ’o professore ne hanno altre, di geniali osservazioni, da fornirci:

Curiosa, inoltre, la presenza di velivoli appartenenti alla compagnia di bandiera Alitalia!

Perché curiosa? Cosa avrebbe l’Alitalia di diverso dalle altre compagnie aeree? Forse che lei non dismette mai alcun aereo? Forse che a lei e solo a lei forniscono velivoli indistruttibili e garantiti per l’eternità?


Pure... in un’area separata, si nota la presenza di decine di elicotteri neri (apparentemente si tratta di elicotteri multiruolo Apache Longbow), i quali appaiono in buonissimo stato e parcheggiati con ordine.

Pure... su questo Rosario poteva informarsi prima di straparlare. Infatti, tra gli altri, il Pinal Airpark è anche usato dal «Western ARNG Aviation Training Site» (WAATS) proprio per gli ARNG AH-64 Apache da loro usati per l’addestramento dei piloti. E poi che pretendeva il Marcianò, che mettessero gli elicotteri in pila uno sull’altro, invece di parcheggiarli con ordine?


Stessa cosa si può dire per quanto riguarda un buon numero di velivoli dalla linea fortemente aerodinamica e che, senza dubbio, non possono di certo essere aeroplani dismessi.

Come no, se gli aerei hanno una linea fortemente aerodinamica, mica possono invecchiare e guastarsi, mica possono diventare obsoleti perché non più abbastanza economici e produttivi da utilizzare. Per la cronaca, il buon Straker si riferisce a questa fotografia:



Anche qui se Rosario Marcianò, sedicente «appassionato di aeronautica» che però non sa distinguere un deltaplano da un Airbus (ma neanche da un autobus, se è solo per questo), si fosse informato un attimo, avrebbe scoperto che quelli ritratti sono dei Beechcraft Starship costruiti alla fine degli anni ’80 dalla Beech Aircraft Corporation, all’epoca famosi, oltre che per la linea e i materiali futuristici usati, per essere costosi e lenti rispetto ai velivoli della stessa fascia concorrenti, nonché difficili da governare per l’eccessiva tendenza al «delfinamento» (phugoid cycle, in inglese): per tutto ciò sono stati un clamoroso fallimento commerciale e alla fine sono stati ritirati dalla stessa casa produttrice.


Torniamo al cosiddetto interno del “tanker chimico”: come anticipato in realtà si tratta di un Boeing durante il test di volo, necessario per ogni velivolo prodotto per ottenere l’abilitazione all’utilizzo. Quei barilotti contengono un liquido che viene spostato in modo da variare velocemente e con facilità il baricentro dell’aeroplano ed effettuare così i necessari test nelle diverse possibili condizioni d’uso.

Ancora una volta si tratta di una situazione normalissima su cui in rete si trovano parecchie testimonianze, anche fotografiche (immagini provenienti rispettivamente da qui, qui, qui, qui e qui):












E non contenti di aver documentato il loro crimine con tutte queste fotografie, quegli avvelenatori di massa della Boeing ci hanno fatto pure un video (richiede RealPlayer per la visione), gli impuniti.

Persino sul sito rense.com, specializzato nel pubblicizzare ogni teoria strampalata esistente al mondo, comprese le “scie chimiche”, c’è una confutazione della fantasiosa interpretazione data dagli sciachimisti duri e puri a quella fotografia e viene anche spiegato che, appunto, di un semplice test di volo si tratta (vedere qui).


L’apice della buffonata si raggiunge quando Rosario afferma che lui e Antonio erano perfettamente al corrente di tutto ciò, e nonostante questo hanno scelto ugualmente di strombazzare che l’immagine sarebbe quella dell’interno di un “tanker chimico”.

Scommetto che nessuno riuscirebbe a concepire in base a quale motivo i due sostengono di aver preso questa decisione a dir poco scorretta, se non ignobile: «in ossequio al dovere di cronaca»!!!
Tranquilli, lo so che è assolutamente incredibile e fuori dal mondo, ma avete letto bene, non siete né preda di allucinazioni visive né avete bisogno di occhiali nuovi, i Marcianò Bros dicono proprio di aver scientemente deciso di pubblicare e pubblicizzare una fanfaluca che sapevano essere inequivocabilmente tale «in ossequio al dovere di cronaca»:

Qualcuno si è prontamente curato di farci sapere che... "Sono delle prove di stabilità con spostamento di peso della Boeing". Erano dettagli dei quali eravamo già al corrente. Qui ribadisco che riportiamo notizie riportate, in ossequio al dovere di cronaca.

Capito qual è il «dovere di cronaca» secondo ’o comandante e ’o professore? Riportare le stupidaggini pari pari, ben sapendo che sono stupidaggini, solo perché fa comodo alle loro tesi: dalle mie parti questa si chiama «bieca e faziosa propaganda» e non »dovere di cronaca», ma ormai sappiamo che i Marcianò Bros usano un dizionario molto diverso da quello usato da noi comuni mortali (per maggiori dettagli su come il mirabolante duo stupra il concetto stesso di «informazione», vedere questo post).

Non contento delle fesserie sostenute fin qui, Rosario in un commento aggiunge:

Inoltre la foto indica delle scritte dal significato inequivocabile.

Piuttosto, è il contrario! Vengono utilizzate apparecchiature in uso per i test di volo per gli scopi descritti nel post.


By Blogger :: Straker ::, at 10 febbraio, 2008 17:32

Logico, no? I cattivoni organizzatori del complottone, attrezzano gli aerei per spargere schifezze e che fanno? Li riempiono di serbatoi per contenere la roba da diffondere, sfruttando al meglio tutto lo spazio disponibile? Nossignori, troppo semplice: usano una ventina di barilotti lasciandone libero e inutilizzato il 95%, così da dover atterrare per rifornirsi e ridecollare ogni mezz’ora (quasi tutta spesa in decollo e atterraggio, visto che, il contenuto di quei barilotti, si potrà nebulizzare sì e no in mezzo minuto).
D’altro canto, che gusto ci sarebbe a mettere su un Complottone Totale e Globale come quello delle “scie chimiche”, senza complicarsi inutilmente la vita?


Terminiamo in bellezza proprio con le summenzionate «scritte dal significato inequivocabile», che sono, come si legge nel corpo del post dei fratelloni imbroglioni:

Si osservino anche le scritte: in alto, in fondo, si legge "Sprayer!!" ("dispositivo di irrorazione") e più sotto "Hazard inside" ("Pericolo"). Su uno dei recipienti a destra, si può leggere la dicitura "Lock care", ossia "Chiudere con cura".

riferendosi a questa immagine (cliccarla per ingrandirla):



Riguardo all’interpretazione della scritta sui fusti, individuata come «LOCK CARE», essa è ridicolmente sbagliata: basta osservare l’ultima immagine da me postata (questa) per accorgersi che in realtà c’è impresso «LOAD BANK», cioè «LINEA DI CARICO».

Riguardo invece agli altri due avvisi, cioè «Sprayer!!» e «HAZARD INSIDE» non ho dubbi, dicono proprio così: qualche malfidato potrebbe insinuare che quelle scritte siano alquanto confuse e non si leggano per niente, o che la prima parola della seconda riga assomigli di più ad HAZMAT piuttosto che ad HAZARD (che avrebbe anche molto più senso come avviso, cioè avvertire della presenza di materiali pericolosi e non di situazioni pericolose), ma io sostengo, e senza tema di smentita, che quelle due scritte sono esattamente e certamente quelle indicate.

Donde tanta sicumera da parte mia, vi chiederete.

Facile: chi meglio dell’autore degli avvisi può sapere di preciso cosa c’è scritto?

Infatti la foto originale è questa, dal solito airliners.net, sito da cui gli sciachimisti spesso e volentieri pescano a piene mani, ma senza mai rivelare la fonte, in quanto essa sbugiarderebbe in un attimo le loro sparate: tale originale ritrae appunto l'interno di un Boeing 777-240/LR attrezzato per i test di abilitazione al volo, ma soprattutto in esso quegli avvisi non compaiono affatto, quindi sono stati senz’altro truffaldinamente aggiunti dal primo divulgatore dell’ennesimo tarocco sciachimista.

Perciò, quando Straker, nei commenti al suo post, se ne esce con:

La fonte [della fotografia postata da loro, quella con le scritte sulla parete] è ritenuta attendibile.

By Blogger :: Straker ::, at 06 febbraio, 2008 17:38

e con:

In ogni caso la nostra foto non ritrae l’interno di un 777

By Blogger :: Straker ::, at 10 febbraio, 2008 17:32

riesce ad inanellare un altro paio di balle da aggiungere alla già lunga collezione che lo riguarda.

Ci sarebbe anche l’Addendum sui “cassetti” in alto a destra, manco si parlasse di un comò, ma sinceramente ribattere alla pura e semplice farneticazione senza né capo né coda, è del tutto inutile.